3. Segnali per comunicare

3 Segnali per comunicare

Gli animali della stessa specie interagiscono tra loro attraverso segnali per comunicare. Mandare dei segnali è utile per farsi riconoscere, instaurare relazioni, corteggiare il partner per la riproduzione, delimitare e difendere il territorio di vita.


Quali tipi di segnali usano gli animali?

3.1 Segnali visivi

Alcuni animali segnalano la loro presenza attraverso segnali luminosi, altri attraverso colori vivaci di parti del corpo, altri attraverso un linguaggio fatto di atteggiamenti detti movimenti espressivi.
- Durante la stagione dell’accoppiamento il maschio della lucciola segnala la sua presenza alla femmina attraverso la luce intermittente (22). La femmina a sua volta risponde con sprazzi di luce basati su un codice determinato.
- Il pavone mostra i suoi colori sgargianti per corteggiare la femmina e intimorire i maschi rivali (23).
- Il maschio dello spinarello, durante il periodo riproduttivo, assume sul ventre una colorazione rossa che mostra come richiamo sessuale alla femmina e come segnale di difesa ad altri maschi che tentano di entrare nel suo territorio (24).
- I cuccioli dei mammiferi e degli uccelli provocano comportamenti protettivi negli adulti grazie alle caratteristiche infantili del loro corpo (25).
- Il cane, tenendo la coda a bandiera e il corpo eretto, dichiara di non aver paura (26).
- Anche l’uomo utilizza questo tipo di segnali; con le espressioni del volto e con i gesti si riesce spesso a comunicare meglio che con le parole: il saluto con la mano aperta è considerato, ad esempio, un segnale di cordialità e amicizia (27).

- Le api esploratrici di un alveare usano una serie di segnali noti come la “danza delle api” per comunicare alle loro simili la posizione di un luogo particolarmente adatto alla raccolta del nettare dei fiori (28). L’etologo austriaco Karl von Frisch osservò che, quando il nettare è vicino, l’ape esploratrice, tornata all’alveare, disegna con il movimento del corpo un cerchio ( a ). Quando invece il nettare si trova in un luogo lontano, oltre gli 80 metri, l’ape compie la “danza scodinzolante”, cioè si muove ripetutamente tracciando una figura a forma di “otto” e nel tratto rettilineo del percorso agita l’addome in senso laterale come se scodinzolasse ( b ). Si è visto che più lontana è la fonte del nettare, più lungo è il tempo impiegato a danzare sul tratto rettilineo. L’inclinazione di questo tratto rispetto alla verticale dà anche informazioni sulla direzione da seguire per raggiungere il nettare ( c ).



3.2 Segnali olfattivi

Nei rapporti tra animali i segnali olfattivi sono i più semplici mezzi per comunicare e sono utilizzati per molti scopi:
- delimitare i confini del territorio con “tracce” che provengono da urina (pensa al cane che fa pipì sul tronco di un albero) o da secrezioni ghiandolari, come nel caso del cervo che strofina la ghiandola facciale sui tronchi d’albero (29);
- avvisare di un pericolo imminente o segnalare la pista per raggiungere il cibo, come fanno le formiche emettendo diversi tipi di sostanze odorose (30);
- attrarre individui della stessa specie per riprodursi, come fanno le falene ( 31).
Le sostanze odorose emesse dagli animali sono dette ferormoni e sono percepite solo dagli organismi della stessa specie a cui sono dirette. La specie umana è la meno sensibile a tali sostanze.

3.3 Segnali acustici

I segnali acustici sono suoni tipici usati da tutti gli animali, anche da quelli acquatici come i mammiferi marini:
- le marmotte fischiano per segnalare il pericolo anche a grandi distanze (32);
- le balene megattere comunicano con un canto tipico fatto da infrasuoni (33);
- il canto degli uccelli è un vero e proprio linguaggio tipico della specie (34);
- nella specie umana il linguaggio verbale è di gran lunga il più complesso ed evoluto.

3.4 Segnali tattili

I segnali tattili sono molto importanti per gli animali che vivono in società e durante le fasi del corteggiamento perché permettono al maschio e alla femmina di entrare in contatto senza ostilità.
- Le scimmie si “spulciano” a vicenda pulendosi il pelo (35). Questa attività però non dipende da un’esigenza di pulizia, ma rafforza l’unione tra membri dello stesso gruppo.
- Nella specie umana i segnali tattili sono importanti nei piccoli che cercano un contatto fisico con i genitori, ma anche negli adulti per i quali hanno un significato affettivo o di rappacificazione (36).

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Le piante sono capaci di comunicare?

Anche se gli studi sono ancora in via di sperimentazione, sembra che anche le piante sappiano comunicare tra loro, soprattutto se si La comunicazione avviene attraverso l’emissione di sostanze disperdono nell’ambiente, come l’etilene. Si è verificato attraverso esperimenti che alcune specie di salice, se aggredite da bruchi che si cibano di foglie, producono sostanze poco scoraggiano i bruchi a farne scorpacciate. Sembra inoltre emettano nell’aria sostanze che avvertono le altre piante del pericolo. Lo stesso tipo di comunicazione avviene anche quando il salice viene percosso o subisce qualche stress fisico. La patata selvatica, quando è attaccata dagli afidi, emette una sostanza simile al ferormone di pericolo che gli afidi usano per comunicare la presenza di un nemico; gli afidi, così avvertiti, si lasciano cadere a terra come morti. Alcune piante, invece, chiamano in soccorso i nemici naturali dei loro aggressori emettendo sostanze che li attirano. I colori e i profumi stessi dei fiori sono segnali per comunicare agli insetti “la strada” per farsi visitare.

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