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Il rischio geologico

L’attività geologica della Terra si manifesta attraverso le eruzioni vulcaniche e i sismi che spesso danno origine a vere e proprie catastrofi e rappresentano un rischio per la vita dell’uomo. Le zone a rischio geologico sono zone in cui si concentrano insediamenti della popolazione pur essendo probabile un’attività sismica e/o vulcanica.

Veduta di San Francisco, nello Stato americano della California. La città è sottoposta a un elevato rischio sismico a causa della vicinanza della faglia di San Andreas, frattura della crosta terrestre che scorre tra la placca tettonica nordamericana e quella pacifica.

Il rischio vulcanico

Il rischio vulcanico indica il danno che l’eruzione di un vulcano può arrecare all’uomo e alle sue costruzioni (abitazione, strade, ponti, impianti). Per ridurre al minimo tale rischio, si può intervenire in diversi modi: con la previsione, con il controllo delle colate laviche e con la prevenzione. La previsione delle eruzioni può essere utile per far evacuare in tempo la popolazione residente nei pressi del vulcano. Si basa sulla sorveglianza continua del vulcano per cogliere i segni premonitori di una imminente ripresa dell’attività, come sollevamenti e deformazioni del suolo, scosse sismiche più o meno intense, variazioni del campo magnetico locale, emissioni di gas e vapori. Negli ultimi anni sono anche stati fatti dei tentativi per il controllo delle colate laviche: si sono costruite barriere per deviarle e usati esplosivi e rovesciati enormi quantitativi di acqua per rallentarle. Attualmente però si sta diffondendo la consapevolezza che la miglior difesa è la prevenzione che consiste nell’evitare di costruire centri residenziali o lavorativi sulle pendici dei vulcani, nel predisporre piani di evacuazione e interventi di informazione ed educazione alla popolazione. A questo riguardo la Protezione Civile ha istituito 4 livelli di allarme.

Il rischio sismico

Il rischio sismico valuta la possibilità che in una zona possa verificarsi un terremoto di una certa intensità ma anche i danni che il terremoto potrebbe provocare in quella zona. Se gli edifici sono costruiti secondo norme antisismiche il rischio diminuisce.
- La previsione di un terremoto è ancora impossibile, infatti non sono ancora state messe a punto delle tecniche che permettano di stabilire con certezza quando si manifesterà il sisma. Gli scienziati raccolgono sistematicamente tutte le informazioni sui terremoti del passato per effettuare degli studi statistici sulla probabilità che un nuovo evento sismico si ripeta nella stessa zona.
- Esistono comunque dei segni premonitori: prima di un terremoto le rocce della zona interessata si frantumano, aumentano di volume, aumenta il flusso dell’acqua circolante e il contenuto di radon (un gas radioattivo presente nelle rocce). Anche il comportamento degli animali subisce alterazioni.
- Poiché è impossibile evitare che un sisma avvenga, vale la pena di intraprendere subito la via della prevenzione: i danni provocati dal terremoto possono infatti essere limitati grazie a una progettazione urbanistica adeguata, che consiste nel costruire le nuove case con criteri antisismici, in modo che possano resistere alle scosse, e ristrutturare le vecchie per aumentare la resistenza. 
- Il Servizio Sismico Nazionale ha inoltre favorito una compagna d’informazione sul territorio per insegnare alla popolazione quali sono i comportamenti da tenere in caso di terremoto. Anche nelle scuole sono previste prove di evacuazione dell’edificio e vere e proprie lezioni per affrontare responsabilmente un evento sismico.

Che cosa fare in caso di terremoto…
1. A scuola, a casa tua e in tutti gli edifici che frequenti abitualmente devi sapere…
- Dove sono localizzati gli interruttori generali della luce, del gas e dell’acqua.
- Dove sono localizzate le uscite di emergenza.
- Dove trovare spazi aperti sicuri e vicini.

2. Se si verifica un terremoto, non farti prendere dal panico…
- Evita di correre senza una meta.
- Evita balconi e ascensori (spesso il sisma provoca l’interruzione delle linee elettriche).
- Rifugiati di preferenza in un sottoscala, vicino ai muri maestri della casa o ai pilastri di una stanza.
- In caso di crollo, ripara bocca e naso con un pezzo di stoffa e chiudi gli occhi per proteggerti dalla polvere.

3. Se rimani intrappolato sotto le macerie…
- Cerca un oggetto possibilmente metallico e batti per segnalare la tua presenza.
- Evita di urlare.
- Se scarseggia l’aria respira profondamente e con calma.
- In caso di emorragia, fai un laccio con brandelli di stoffa e stringi sopra la ferita.
- Nel caso di frattura, se possibile, cerca di immobilizzare l’arto (con una steccatura).

4. Dopo il terremoto…
- Usa l’automobile solo in casi di assoluta necessità per non bloccare le strade ai mezzi di soccorso.

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