7. L’assimilazione

7 L’assimilazione

Le sostanze nutritive, scomposte in molecole semplici con la digestione e assorbite dall’intestino, vengono trasportate dal sangue al fegato e poi a tutte le cellule del corpo.

Quale processo avviene nelle cellule?
Negli schemi puoi osservare i processi chimici che avvengono nelle cellule a partire dalle sostanze semplici che vi arrivano attraverso il sangue.

Nelle cellule le varie sostanze vengono “rimontate” per diventare parte integrante dell’organismo. Questo processo è detto assimilazione:
- gli amminoacidi vanno a formare le proteine specifiche dell’organismo.
- il glucosio viene consumato per produrre energia, grazie a reazioni di ossidazione.
- glicerina e acidi grassi vengono rimontati per costituire molecole di grasso tipiche dell’organismo.
L’assimilazione è dunque il processo opposto della digestione e grazie a essa viene continuamente rinnovata la sostanza propria di ogni organismo. Questi processi di smontaggio e rimontaggio delle sostanze organiche che si compiono nell’organismo prendono il nome di metabolismo: in alcuni tessuti le sostanze si rinnovano molto rapidamente, in altri più lentamente, ma pare che in un periodo di circa sette anni tutte le parti del corpo umano vengano rinnovate, in modo che tutte le molecole che lo costituivano siano sostituite da analoghe.

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Le fibre preziose

Verdura, frutta, cibi costituiti da cereali “interi”, come il riso, la pasta, il pane integrali, contengono una gran quantità di fibre, cioè di cellulosa. Tali fibre non sono digerite dall’apparato digerente e perciò non apportano calorie, vengono espulse insieme alle sostanze di rifiuto con le feci. Tuttavia sono preziose per la salute perché stimolano i movimenti dell’intestino prevenendone disturbi e malattie; inoltre limitano l’assorbimento dei grassi che, se assunti in gran quantità, possono essere dannosi.

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Che cos’è la celiachia

Grazie ai moderni metodi di indagine medica la celiachia è una malattia diagnosticata sempre più frequentemente. Si tratta di una intolleranza permanente al glutine, una proteina che si trova nel frumento e in altri cereali come il farro, l’orzo, la segale, l’avena, il kamut. La celiachia è una malattia dell’intestino tenue che considera il glutine una sostanza tossica, la rifiuta e ne viene danneggiato. La mucosa intestinale si infiamma, i villi intestinali si atrofizzano, si appiattiscono e diventano incapaci di assorbire le sostanze nutritive come ferro e altri minerali, vitamine, zuccheri… Ciò provoca sintomi come diarrea, anemia (mancanza di ferro nel sangue), malattie della pelle, diminuzione di peso e molti altri ancora. Poiché si tratta di una malattia genetica, non esiste una cura, ma i celiaci possono comunque stare bene eliminando dalla loro dieta tutti gli alimenti che contengono glutine cioè pane, pasta, dolci, biscotti, pizza sostituendoli con gli analoghi gluten free (senza glutine) ormai in commercio in tutti i supermercati. Anche il riso e il mais sono permessi perché non sono fonti di glutine.

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