3. Le cellule e gli organi riproduttivi femminili

3 Le cellule e gli organi riproduttivi femminili

A partire dalla pubertà, gli organi riproduttori femminili, così come avviene per quelli dei maschi, iniziano a funzionare: nelle ovaie fin dalla nascita sono presenti centinaia di migliaia di futuri ovuli; nel corso del periodo di fertilità della donna ne arrivano a maturazione 400-500.

Come sono fatti gli ovuli? Come avviene la loro maturazione?
Osserva la fotografia e lo schema. La cellula uovo o ovulo è molto più grande di uno spermatozoo, ha infatti il diametro di circa 0,1 mm, ed è la più grossa cellula dell’organismo. Non è dotata di flagello, per cui non ha movimenti propri. È protetta da un involucro proteico e da una membrana cellulare; nel suo interno il citoplasma è ricco di sostanze di riserva necessarie per nutrire le prime cellule del nuovo individuo ( 3 ). Nel suo nucleo, anche l’ovulo, come lo spermatozoo, possiede 23 cromosomi, perché anche durante la maturazione degli ovuli avviene la meiosi: da ogni ovogonio, cellula iniziale femminile con 46 cromosomi, si formerà solo un ovulo, poiché le altre tre cellule degenerano ( 4 ). Il processo di maturazione degli ovuli è detto ovogenesi e avviene all’interno di minuscole cavità delle ovaie, i follicoli. I follicoli hanno la funzione di nutrire gli ovuli in maturazione e di proteggerli. L’ovogenesi dura circa 14 giorni e porta a maturazione di solito un solo ovulo, indifferentemente nell’ovaia destra o in quella sinistra. Tale processo avviene ogni 28 giorni circa, per tutto il periodo riproduttivo di una donna, ma si completa solo nel momento della fecondazione. La capacità riproduttiva femminile cessa con la menopausa, all’età di circa 50 anni. Il momento in cui l’ovulo maturo viene liberato dall’ovaia è detto ovulazione ( 5 ).

5 Nella sequenza fotografica puoi osservare un’ovulazione. All’interno dell’ovaia un ovulo è arrivato a maturazione nel suo follicolo a ; sulla superficie dell’ovaia si forma una crepa b ; la parete si rompe e in quel punto l’ovulo viene liberato c .

Com’è fatto l’apparato riproduttore femminile?
L’apparato riproduttore femminile è prevalentemente interno e più complesso di quello maschile: esso infatti oltre a produrre e portare a maturazione le cellule sessuali deve ospitare il nuovo essere che si forma dall’unione di spermatozoo e ovulo, nutrirlo e contenerlo nella crescita e favorirne la nascita. È costituito dalle ovaie, le tube di Falloppio, l’utero, la vagina e la vulva. Le ovaie sono le ghiandole sessuali formate dai follicoli in cui maturano gli ovuli; producono l’estrogeno e il progesterone, gli ormoni sessuali femminili. Le tube di Falloppio o ovidutti si appoggiano, con delle specie di frange, alle ovaie; sono condotti di circa 10 cm che raccolgono l’ovulo maturo o lo “spingono” verso l’utero. Qui può avvenire l’incontro tra ovulo e spermatozoo e la fecondazione. L’utero è un organo cavo, molto elastico, a forma di pera rovesciata; è costituito da un tessuto muscolare esterno e da una mucosa interna ricca di vasi sanguigni. Qui viene accolto il nuovo essere dai primi stadi di sviluppo sino alla nascita. L’utero è collegato alla vagina, un canale dotato di una parete muscolare lungo 6-7 cm circa, che sbocca nella vulva, la parte esterna dell’apparato femminile in cui sbocca anche l’uretra, in posizione anteriore. Tra la vagina e la vulva si può trovare una sottile membrana, l’imene, che chiude in parte l’apertura vaginale e che può essere lacerata durante un rapporto sessuale.

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