4. I vegetali si muovono?

4 I vegetali si muovono?

Le piante non hanno né sistema nervoso né muscoli, eppure compiono movimenti di vario tipo; i più noti sono chiamati tropismi e sono essenzialmente legati all’accrescimento.


Quali sono i tropismi?
Durante un esperimento sulla germinazione, alcuni semi di fagiolo sono stati messi in un barattolo in varie posizioni e bagnati regolarmente ( a ). Dopo alcuni giorni sono spuntate le piccole radici e i piccoli fusti con le foglioline ( b ). Come vedi la radice, qualsiasi sia la posizione del seme, si piega subito verso il basso e cresce dirigendosi verso il centro della Terra, attratta dalla forza di gravità. Tale movimento è detto geotropismo positivo. Il fusto invece si sviluppa nel verso opposto: tale movimento è detto geotropismo negativo. Se osservi attentamente la piantina della fotografia a sinistra, noterai che il suo fusto si è piegato in direzione della finestra dalla quale riceve la luce. Le piante che ricevono la luce lateralmente crescono infatti con il fusto piegato verso la sorgente luminosa. Tale movimento, detto fototropismo, non è altro che una “risposta” lenta alla direzione della luce che permette alla pianta di sopravvivere, svilupparsi e nutrirsi. Osserva i disegni in cui è illustrata la spiegazione del fenomeno: quando la pianta è illuminata da una luce diretta (36), le cellule del suo fusto crescono in modo uniforme; quando invece la luce è laterale ( 37 ), le cellule del fusto crescono in modo diverso. Le cellule situate in posizione opposta alla sorgente di luce crescono più velocemente di quelle che le stanno di fronte. Il fusto perciò si incurva proprio nella zona in cui si accresce di più. I tropismi avvengono dunque in risposta alla direzione di stimoli come la gravità o la luce. Gli scienziati hanno scoperto inoltre che i tropismi dei vegetali sono regolati da particolari sostanze chimiche prodotte dalle piante stesse, chiamate fitormoni.

Oltre ai tropismi, esistono altri movimenti delle piante?
Sicuramente hai notato che molte piante al tramonto chiudono le loro corolle e assumono la tipica “posizione di sonno”. Alcune invece, come la bella di notte (38), al tramonto aprono le corolle. Ogni pianta reagisce al modificarsi dell’intensità della luce con variazioni del turgore delle cellule dei petali che producono la chiusura e l’apertura. Il croco (39), invece, chiude i suoi petali quando la temperatura si abbassa e li apre quando la temperatura si alza. Alcune piante che intrappolano gli insetti per digerirli e ricavarne azoto possono compiere rapidissimi movimenti in risposta all’intensità di stimoli tattili. Le loro foglie funzionano come vere e proprie trappole: sono dotate di una serie di “denti” sui bordi e di peli sensitivi all’interno. Non appena un insetto atterra sui peli sensitivi, questi fanno scattare le foglie che si chiudono ermeticamente, intrappolandolo (40). I movimenti che le piante compiono in risposta all’intensità di stimoli luminosi, termici e tattili sono detti nastie.

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