4. La fecondazione interna e i vegetali

4 La fecondazione interna e i vegetali

Il papavero è una pianta che vive in ambiente terrestre e, come le altre del suo gruppo di appartenenza, le angiosperme , produce fiori.
Il fiore è la parte delle angiosperme che contiene gli organi della riproduzione ed è altamente specializzato perché tale funzione avvenga.

Com’è fatto un fiore? Dove si trovano i gameti?
Osserva la fotografia 15 . La parte più evidente del fiore di papavero sono i petali, di colore rosso sgargiante. I petali formano la corolla e prima della fioritura sono racchiusi in un calice costituito da grandi foglie verdi, i sepali, che hanno funzione di protezione ( 16 ). All’interno dei petali sono localizzati gli organi riproduttivi: il pistillo, in cui maturano gli ovuli che contengono le cellule sessuali femminili, e gli stami, in cui matura il polline formato da granelli microscopici, ognuno dei quali contiene una cellula sessuale maschile.


Nella fotografia 17 puoi vedere pistillo e stame in dettaglio. Il pistillo è costituito da una parte ingrossata, l’ovario, in cui si trovano gli ovuli, e da una parte più espansa, lo stimma. In fiori di altre specie nel pistillo è presente anche lo stilo, una parte che sostiene lo stimma. Lo stame è formato da un filamento che termina in alto con un’antera, il rigonfiamento che contiene il polline. Il fiore del papavero è un fiore ermafrodita perché in esso sono presenti sia organi maschili sia organi femminili; esistono però piante con altri tipi di fiore.

Dove avviene la fecondazione?
Osserva l’illustrazione 18 : quando un granulo di polline raggiunge lo stimma comincia a germinare ( a ): esso emette un prolungamento, il tubetto pollinico ( b ), che penetra nel canale del pistillo e si allunga fino all’ovario. A questo punto il gamete maschile si unisce con il gamete femminile e lo feconda, formando lo zigote ( c ). Nella pianta di papavero e in tutte le angiosperme la fecondazione avviene dunque all’interno dell’organo riproduttore femminile.


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Variazioni sul “modello” di fiore

Il fiore che viene di solito preso a modello per imparare a riconoscerne le varie parti è del tipo in cui gli organi maschili e femminili coesistono; è pertanto detto ermafrodita. In molte piante esistono invece fiori unisessuali: maschili (solo con stami) e femminili (solo con un pistillo). Se i fiori maschili e femminili coesistono nella stessa pianta, essa viene detta monoica (solo una casa); ne sono un esempio il castagno ( 1 ), il noce e il granoturco. Se i fiori maschili si trovano tutti sul medesimo individuo e quelli femminili su di un altro, la pianta si dice dioica (due case); il pioppo ( 2 ), il salice e l’actinidia (kiwi) sono di questo tipo.

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