5. Suolo consumato e degradato

5 Suolo consumato e degradato

Il suolo per gli uomini rappresenta un patrimonio inestimabile. Proprio per questo è importante sapere quali danni si possono arrecare e quali saranno le conseguenze, ma soprattutto come è possibile prevenire i danni e, nel caso siano già stati fatti, come porvi rimedio. Fenomeni come le alluvioni (23) e le frane (24) costituiscono uno dei segni evidenti di degrado del terreno: in Italia negli ultimi 80 anni si sono verificate 5.400 alluvioni e 11.000 frane.



Il fiume inonda la terra. Perché?
Le alluvioni sono allagamenti di aree situate vicino a fiumi che straripano perché non riescono a contenere la troppa acqua. Nel grafico in basso puoi confrontare la quantità di acqua che, a parità di mm di pioggia a , scorre libera su un suolo “nudo” (tratto rosso b ) e su un suolo con copertura erbosa (tratto verde c ). Come vedi, su un terreno privo di vegetazione l’acqua libera di scorrere è in quantità maggiore di quella presente su un terreno erboso. Un terreno “nudo” non riesce ad assorbire tutta l’acqua piovana che, lasciata libera, può scendere velocemente verso la valle, formare ruscelli, riempire fiumi e farli straripare causando alluvioni. La vegetazione invece permette il lento assorbimento dell’acqua piovana che viene prima intercettata dalle foglie e quindi “frenata ” nella sua caduta. Ecco perché tra i campi coltivati spesso si possono vedere dei fossi di drenaggio sulle cui sponde è stata seminata dell’erba (25).

Il terreno si stacca e crolla. Perché?
Le frane sono dei distacchi più o meno rapidi di terreno che scivola verso la base di un monte o di una collina. Il fenomeno è facilitato dall’acqua piovana che può saturare i terreni e favorirne lo slittamento. Ciò accade soprattutto in montagna, dove il terreno è in pendenza e quindi continuamente sollecitato verso il basso dalla forza di gravità. Anche in questo caso la copertura vegetale è molto utile per salvaguardare il suolo: gli alberi con le loro radici trattengono le particelle di terreno evitando le frane e con le loro fronde rallentano la caduta dell’acqua piovana e ne attenuano la forza erosiva. Come hai visto, le alluvioni e le frane sono due fenomeni collegati con cause comuni. Il disboscamento è probabilmente uno dei fattori più importanti perché la mancata copertura vegetale innesca i processi di erosione che portano al degrado del suolo.

Che cos’è il consumo di suolo?
Molte altre attività umane sono pericolose per il suolo: pensa alla costruzione di strade, ferrovie, viadotti, ponti ma soprattutto alla cementificazione, cioè la sepoltura del suolo sotto case, capannoni industriali, parcheggi… In Italia il 7% del suolo è cementificato: è l’equivalente di una regione come l’Emilia-Romagna (26). Quel che più conta è che la cementificazione è concentrata sulle pianure più fertili e sulle coste, cioè sui suoli più preziosi. Un suolo ricoperto dal cemento è perduto per sempre: significa mancata produzione agricola, perdita di specie vegetali e animali, aria e acqua più inquinate, cambiamenti climatici.

26 Confronto del consumo di suolo in Italia in un periodo di circa sessant’anni.

per saperne di più

Rifiuti da riciclare

Gli organismi decompositori non riescono a decomporre tutte le sostanze che finiscono sul terreno; certi tipi di rifiuti abbandonati dall’uomo rimangono inalterati per anni. Tutto ciò che i decompositori riescono a demolire è detto biodegradabile e ha origine organica. Sino al 1984 i rifiuti venivano accumulati in discariche non controllate, a cielo aperto, o interrati in cave abbandonate. Da allora la legge prevede una serie di accorgimenti tecnici nella costruzione delle discariche per evitare l’inquinamento del suolo.

La raccolta differenziata

In tutti i Comuni italiani ormai si pratica la raccolta differenziata: si cerca di separare i rifiuti riciclabili, cioè recuperabili e riutilizzabili dopo aver subito una trasformazione, da quelli generici.

1. Vetro e lattine
Un oggetto di vetro usato può essere trasformato in un altro contenitore di vetro con notevole risparmio di energia. Le lattine sop L no una fonte di alluminio a basso costo per la costruzione di altre lattine o pentole.

2. Plastica 
La plastica viene riciclata in modo efficiente e in gran quantità consentendo un risparmio di materia prima ( petrolio). 

3. Carta 
Dalla carta e dal cartone usato si può ricavare nuova carta senza abbattere altri alberi risparmiando energia. 

4. Compost + umido 
I rifiuti umidi sono rifiuti di origine organica. Possono essere trasformati in compost, un concime naturale che può essere utilizzato spargendolo direttamente sulla terra del giardino e dell’orto o unendolo al terriccio per vasi da fiori. Il procedimento che trasforma i rifiuti organici in compost è il compostaggio ed è molto simile alla decomposizione che in natura trasforma i resti degli organismi morti sul terreno in humus. In natura tali trasformazioni richiedono mesi mentre, grazie all’uso di particolari tecniche, per via artificiale sono sufficienti 14-45 giorni: alla fine da 1 kg di rifiuti si ottengono 300 g di compost. 

5. Farmaci 
I farmaci scaduti contengono sostanze chimiche che possono essere nocive se penetrano nel suolo o nelle acque. 

6. Pile e batterie
Pile e batterie contengono metalli pericolosi come il mercurio che inquina acqua e suolo. 

7. Oli esausti 
L’olio esausto a contatto con il suolo avvelena animali e vegetali, versato in acqua provoca altrettanti danni e bruciato non correttamente inquina l’aria.

ScienzeFacile B
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