4. Il Sole

4 Il Sole

Il Sole è la stella del Sistema solare. È importantissimo per la vita sulla Terra, perché quasi tutta l’energia usata quotidianamente dai viventi non è altro che energia solare trasformata. Come tutte le stelle, è costituito principalmente da idrogeno (75%) ed elio ed emette energia sotto forma di luce e calore grazie alle reazioni di fusione nucleare.


Perché dalla fusione nucleare si libera una grande quantità di energia?
Osserva lo schema ( 12) che rappresenta la fusione nucleare in modo semplificato. All’interno del Sole a causa delle elevatissime temperature e pressioni la materia è allo stato di plasma, cioè di un fluido in cui i nuclei atomici e gli elettroni sono indipendenti tra loro. I nuclei di idrogeno si fondono tra loro e formano nuclei di elio: per formare un nucleo di elio occorrono quattro nuclei di idrogeno. La massa del nucleo di elio è però leggermente inferiore dalla massa totale dei quattro nuclei di idrogeno. Nello schema ( 13) il disquilibrio è stato appositamente esagerato. La massa “perduta” nella reazione si trasforma in energia luminosa e termica.

Quali sono le principali caratteristiche del Sole?
Il Sole è enormemente più grande della Terra, il suo raggio infatti è di circa 109 volte maggiore di quello terrestre (circa 6365 km) e la sua massa è circa 330.000 volte quella terrestre. La sua accelerazione di gravità alla superficie è circa 28 volte quella terrestre (9,8 m/s2), perciò un uomo che sulla Terra pesa 70 kg sul Sole peserebbe circa 1960 kg. La sua distanza media dalla Terra è circa 150 milioni di km ed è perciò la stella più vicina. Questo è il motivo per cui il Sole ci appare come la stella più grande e luminosa. Il Sole ruota su se stesso in un periodo medio di 25 giorni; a causa della sua struttura gassosa, la velocità di rotazione è maggiore all’Equatore e minore ai Poli. Inoltre, assieme a tutti i corpi del Sistema solare, compie una traslazione, ossia un giro completo della Via Lattea (ammasso di corpi celesti a cui appartiene) in un periodo di tempo di circa 250 milioni di anni.

SOLE
Raggio
696.500 km
Massa
333.000 volte quella terrestre
Densità media
1,41 g/cm3
Temperatura superficiale
circa 6.000 °C
Accelerazione di gravità alla superficie
274 m/s2
Distanza dalla Terra
147,1 - 152,1 milioni di km media 149,6 milioni di km)
Periodo di rotazione medio
25 giorni

Com’è fatto il Sole?
Il nucleo ( a ) del Sole è la parte più interna e densa; ha temperatura elevatissima (circa 20 milioni di gradi) a causa delle reazioni di fusione nucleare che qui avvengono. La zona intermedia è la zona radiativa ( b ) in cui l’energia prodotta nel nucleo si propaga per irraggiamento. La zona più esterna è la zona convettiva ( c ) in cui l’energia si propaga per convezione, cioè con spostamento di materia. Queste tre parti sono per noi invisibili. La superficie visibile del Sole è la fotosfera ( d ) in cui la temperatura si “abbassa” fino a circa 6000 °C; ha un aspetto granulare a causa delle colonne di gas incandescenti che fuoriescono continuamente dall’interno sprigionandosi verso l’esterno. Sulla fotosfera sono presenti delle zone più scure, le macchie solari, con temperature poco più basse rispetto a quelle della superficie. All’esterno della fotosfera ci sono due involucri di atmosfera visibili solo durante le eclissi solari totali, quando la Luna oscura la luce della fotosfera. La cromosfera ( e ), l’involucro più interno, è molto luminosa e di colore rosso; è caratterizzata dalle protuberanze, getti di gas a temperatura molto elevata che raggiungono l’altezza di oltre mezzo milione di chilometri. La parte più esterna dell’atmosfera solare è la corona solare ( f ) che si estende a distanze enormi (pare fino all’orbita terrestre) e crea intorno al Sole un debole chiarore, ben visibile durante le eclissi solari. È costituita da particelle di gas molto rarefatti che si disperdono originando il vento solare, responsabile delle tempeste magnetiche sulla Terra e del fenomeno delle aurore polari.

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Le macchie solari e la rotazione del Sole

Nelle fotografie scattate in giorni diversi puoi osservare alcune “macchie” solari. Noti delle differenze? Nel 1611 Galileo Galilei fu il primo ad osservare con il cannocchiale (che aveva inventato) che sulla superficie del Sole queste macchie sembravano spostarsi e cambiare di numero con il passare del tempo. Nei secoli seguenti, usando telescopi sempre più potenti, gli scienziati hanno confermato che la posizione delle macchie cambia e che esse sembrano spostarsi dal margine sinistro a quello destro. Questo movimento è dovuto alla rotazione del Sole che porta con sé, nel suo giro, le macchie. Le macchie solari cambiano continuamente di numero e di estensione rispettando cicli di circa 11 anni. Più il Sole è attivo, cioè maggiori sono le reazioni di fusione nucleare al suo interno, più grande è il numero delle macchie solari.

Qual è l’origine del Sistema solare?

L’ipotesi più attendibile per spiegare come si è formato il Sistema solare è stata formulata dal filosofo Kant nel XVIII secolo ed espresso dall’astronomo Laplace in termini scientifici. Attualmente gli scienziati confermano questa ipotesi secondo la quale il Sistema solare si sarebbe formato da una enorme “nube” d’idrogeno e polveri cosmiche circa 4 miliardi e 600 milioni di anni fa. Tale nube, o nebulosa, cominciò a concentrarsi verso il centro dove, a causa delle enormi pressioni, la temperatura aumentò tanto da riuscire ad innescare le reazioni tra i nuclei d’idrogeno: si accese così una stella, il Sole. Nel frattempo la nebulosa aveva assunto la forma di un disco rotante dove le polveri cosmiche e i gas rimasti si addensarono in ammassi, i planetesimi, cioè i nuclei dei pianeti attuali. La parte centrale del disco, più dura, diede origine ai pianeti di tipo terrestre e la parte più periferica e meno densa, diede origine ai grossi pianeti gassosi.

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