2. Orientarsi sulla Terra

2 Orientarsi sulla Terra

Fin dall’antichità l’uomo, per spostarsi e scoprire nuove terre, ha sentito l’esigenza di conoscere il territorio, tracciare mappe e orientarsi; per questo è stato messo a punto un sistema di riferimento che permette di individuare con certezza la posizione di qualsiasi luogo sulla Terra. Il sistema è simile al piano cartesiano della geometria ma, poiché la Terra è all’incirca una sfera, non basterà l’intersezione tra rette a localizzare un punto su di essa.


Quale sistema di riferimento si usa per localizzare un punto sulla Terra?
Il mappamondo è un modello della Terra; vi puoi osservare linee curve orizzontali e verticali che formano una specie di rete ( 2 ). Le linee curve orizzontali sono dette paralleli: sono delle circonferenze parallele all’Equatore, che è la circonferenza più grande ed equidistante dai Poli. A partire dall’Equatore, i paralleli rimpiccioliscono fino a diventare un punto, esattamente in corrispondenza del Polo Nord e del Polo Sud. I paralleli si ottengono immaginando di “tagliare” la Terra con dei piani perpendicolari all’asse terrestre ( 3 ): sono 180, 90 a nord e 90 a sud dell’Equatore, che è considerato il parallelo 0 o fondamentale. L’Equatore divide la Terra in due emisferi: l’emisfero boreale a nord e l’emisfero australe a sud. Paralleli caratteristici sono il Circolo Polare Artico e il Tropico del Cancro, rispettivamente il 67° e il 23° dell’emisfero nord; il Circolo Polare Antartico e il Tropico del Capricorno, rispettivamente il 67° e il 23° dell’emisfero sud. Le linee curve verticali sono dette meridiani: sono semicirconferenze, tutte della stessa lunghezza, che congiungono i Poli. I meridiani si ottengono immaginando di “tagliare” la Terra con dei piani passanti per l’asse terrestre ( 4 ): sono 360, 179 a est e 179 a ovest del meridiano fondamentale che, per convenzione, è quello che passa per Greenwich, vicino a Londra. C’è poi il meridiano 180, chiamato antimeridiano di Greenwich. Paralleli e meridiani formano il reticolato geografico.


Un punto su un piano è individuato dalle coordinate cartesiane x e y, che sono distanze misurate su segmenti; per individuare un punto sulla sfera terrestre occorrono invece le coordinate geografiche, che sono due angoli: la latitudine e la longitudine.
Che cos’è la latitudine? E la longitudine?
Se vuoi conoscere le coordinate di Roma, individua sulla cartina geografica 5 il parallelo e il meridiano che s’intersecano sulla città. La latitudine di Roma è data dal parallelo che la attraversa, cioè quello situato a 41° 53’ nord dall’Equatore; la sua longitudine è data dal meridiano che la attraversa, situato a 12° 30’ est dal meridiano di Greenwich.


La latitudine è quindi la distanza di un punto (P) dall’Equatore ( 6 ). Tale distanza è misurata da un angolo α che ha vertice nel centro della Terra (O) ed è formato dalle due semirette che passano per l’Equatore e per il punto stesso. È espressa in gradi, primi e secondi, seguiti dalla specificazione nord se il punto è a nord dell’Equatore, sud se si trova a sud di esso. La longitudine è la distanza di un punto (P) dal meridiano fondamentale di Greenwich. Corrisponde all’ampiezza dell’angolo β che ha vertice in un punto dell’asse terrestre ed è formato dalle due semirette che passano per il meridiano fondamentale e per il punto stesso. Si misura anch’essa in gradi, primi e secondi, specificando se il punto è a est o a ovest del meridiano di Greenwich.

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