6. Le forze endogene, le rocce magmatiche e le rocce metamorfiche

6 Le forze endogene, le rocce magmatiche e le rocce metamorfiche

Gli strati rocciosi che osservi nella fotografia 47 si sono formati sul fondo del mare grazie alla sedimentazione di materiali diversi. Inizialmente gli strati erano tutti orizzontali, mentre ora appaiono fortemente ripiegati; devono esistere perciò delle forze molto potenti, diverse da quelle esogene, capaci di spingere le rocce e costringerle a piegarsi e sollevarsi. Si tratta delle forze endogene, cioè forze che agiscono all’interno della Terra e che sono responsabili della formazione delle montagne (orogenesi), delle fratture (faglie), delle fosse marine, dei vulcani e del manifestarsi dei terremoti. Queste forze, insieme alle esogene, contribuiscono a modellare la crosta terrestre che è perciò in continua evoluzione. Le forze endogene sono anche responsabili dell’origine di rocce diverse da quelle sedimentarie, come le rocce magmatiche e le rocce metamorfi che.

6.1 Le rocce magmatiche

Le rocce magmatiche sono anche chiamate ignee, dal latino ignis che significa “fuoco”. Sono le rocce che si sono formate per prime sulla Terra quando, 3,8 miliardi di anni fa, questa era costituita da magma incandescente che andava lentamente raffreddandosi. Le rocce magmatiche continuano ancora oggi a formarsi.

Che cos’è il magma? Come fa a formare le rocce?
Il magma è un miscuglio di minerali fusi, soprattutto silicati, ad altissime temperature. È contenuto in serbatoi naturali situati fino a 10 km di profondità, dove può rimanere immagazzinato per milioni di anni. Le rocce magmatiche hanno origine dal magma che si raffredda e si solidifica. Questo fenomeno può avvenire all’interno degli strati rocciosi, in sacche magmatiche, oppure all’esterno, se il magma riesce ad aprirsi un varco lungo le fenditure della roccia sovrastante, formando un vulcano. Nel primo caso si formano le rocce magmatiche intrusive, nel secondo quelle effusive.

HAI CAPITO CHE...

Le forze endogene agiscono all’interno della Terra e causano la formazione di montagne, faglie, vulcani, fosse marine e terremoti.

Quali sono le rocce intrusive? Quale struttura hanno?
Sono rocce intrusive il granito (49), la diorite (50) e il gabbro (51); hanno una struttura cristallina perché derivano da un raffreddamento e da una solidificazione del magma molto lenti che permettono la formazione di cristalli ben evidenti e quasi tutti delle stesse dimensioni.

Quali sono le rocce effusive? Quale struttura hanno?
Sono rocce effusive il porfido, il basalto e l’ossidiana; anche in esse la struttura dipende dal tipo di raffreddamento del magma.
- Nel porfido (52) sono visibili alcuni cristalli di grandi dimensioni immersi in una “pasta di fondo” non cristallina. Ciò fa pensare che la roccia si sia formata inizialmente in profondità, all’interno di una sacca magmatica dove è avvenuta la cristallizzazione di alcuni minerali, e che sia stata poi spinta in superficie dove il raffreddamento veloce del magma ha generato la “pasta” amorfa. Tale struttura è detta porfirica.
- Nel basalto (53) i cristalli sono talmente piccoli da poter essere osservati solo con la lente d’ingrandimento; il raffreddamento del magma da cui deriva è stato veloce perché è avvenuto in superficie, a contatto con l’aria. La struttura è microcristallina.
- Nell’ossidiana (54) non ci sono cristalli perché si è formata con un raffreddamento del magma molto veloce, che non ha permesso l’organizzazione di una struttura cristallina. L’ossidiana ha struttura vetrosa.
Spesso un vulcano può eruttare violentemente brandelli di magma che si raffreddano così in fretta da formare rocce dalla struttura particolare e dall’aspetto di una schiuma solida: le pomici.

Che cos’è la pomice? Come è classificata?
La pomice (55) è una roccia porosa e molto leggera, ha peso specifico minore di 1 g/cm3 e quindi galleggia sull’acqua. I pori sono dovuti al rapido svilupparsi dei gas contenuti nel magma durante la solidificazione. Poiché deriva dall’accumulo e dalla sedimentazione di materiale vulcanico, è stata classificata in un gruppo che ha caratteristiche intermedie tra le rocce magmatiche e quelle sedimentarie: le rocce piroclastiche. Anche il tufo (56) è una roccia piroclastica.

6.2 Le rocce metamorfiche

Le rocce magmatiche, ma anche quelle sedimentarie, possono modificarsi nel tempo, subendo profonde trasformazioni che ne cambiano completamente la struttura.
Si formano così le rocce metamorfiche.

Quali sono le rocce metamorfiche? Quali processi hanno dato loro origine?
Il peso degli strati rocciosi e i movimenti della crosta terrestre possono generare enormi pressioni (57). Le rocce sottoposte alla pressione si trasformano: i cristalli ricristallizzano con un aspetto diverso da quello che avevano, si allungano, si “stirano” e si orientano tutti in una stessa direzione. Questo processo è chiamato metamorfismo da pressione e dà origine a rocce dalla struttura a strati o lamelle, che i geologi indicano come “scistosità”. Una roccia metamorfica generata dalle elevatissime pressioni è lo gneiss, che deriva dal granito (58).

Quando le rocce vengono trasportate in profondità dai movimenti degli strati, sono sottoposte non solo a un aumento della pressione, ma anche a un aumento della temperatura (59). Se una massa di magma incandescente viene a contatto con le rocce, il calore può provocare la fusione e in seguito la cristallizzazione dei minerali. Anche attraverso questo processo, chiamato metamorfismo da contatto, la roccia cambia la sua struttura. Il marmo, ad esempio, deriva dal calcare sottoposto al calore del magma; la composizione chimica del marmo è la stessa del calcare, ma la sua struttura è microcristallina (60).

Sono rocce metamorfiche, oltre allo gneiss e al marmo, anche la quarzite ( 61 ), il micascisto (62), l’ardesia (63).


per saperne di più

Il ciclo delle rocce

Nel corso di tempi lunghissimi, tutti i tipi di roccia subiscono delle trasformazioni continue a causa delle forze esogene, che agiscono sulla superficie della Terra attraverso l’erosione, il trasporto e il deposito, e delle forze endogene, che agiscono all’interno della Terra. I processi che portano alla formazione dei tre tipi di rocce, magmatiche, sedimentarie e metamorfiche sono collegati tra loro dal cosiddetto ciclo delle rocce. Per comprendere questo ciclo, immagina di seguire una roccia per milioni di anni.

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